La pedagogia è una materia umanistica che si occupa di studiare l'educazione e la formazione dell'uomo in ogni fase della vita. Il pedagogista quindi è la figura professionale di riferimento nella realizzazione di percorsi educativi rivolti a bambini, adolescenti, adulti e anziani. Spesso la figura del pedagogista viene confusa con l'educatore o lo psicologo, ma in realtà sono tre professioni ben distinte.
Il pedagogista può lavorare in ambiti molto diversi e specializzarsi in base ai suoi interessi e alle sue attitudini, anche se il suo obiettivo finale resta quello di fornire supporto a tutte l'età nella gestione delle relazioni, nell'approccio alle attività della comunità e nell'apprendimento. Un ruolo dunque cruciale soprattutto nella scuola, che, anche a seguito dei due anni di pandemia, ha proprio la necessità di rinnovare metodi e strumenti. Il PNRR ha stanziato 17,9 miliardi per la scuola e il sistema educativo nel suo complesso e una cospicua fetta di questo budget è stata riservata al rinnovamento delle competenze, dal digitale ai nuovi modelli formativi, proprio per creare una scuola più attenta alle esigenze di tutti. Un'occasione che permetterà anche ai professionisti dell'educazione, come il pedagogista, di avere un ruolo centrale nel potenziamento delle conoscenze e nel supporto in circostanze che richiedono l'intervento di professionisti in grado di gestire disagi psicologici, comunicativi e sociali.
Chi è il pedagogista
Il pedagogista è specializzato in processi educativi, formativi e di apprendimento. Ha come scopo lo sviluppo del potenziale umano dal bambino all'adulto e, a seconda del settore in cui opera, redige, pianifica e gestisce piani pedagogici in diversi contesti socio-culturali. Ha un ruolo apicale nel contesto in cui lavora ed ha una propria indipendenza decisionale, tenendo fede ad una deontologia professionale di base.
Cosa fa il pedagogista
Il pedagogista si occupa di organizzare piani educativi per diverse fasce d'età. Nello svolgimento del suo lavoro solitamente opera in fasi per arrivare all'elaborazione del suo progetto. Parte infatti da un primo momento di osservazione, durante il quale coglie tutti i dettagli del caso del quale si deve occupare e scruta l'ambiente nel quale il soggetto si muove, analizzando abitudini, cultura e relazioni. Prosegue poi con un'analisi più dettagliata, cercando informazioni e lavorando in sinergia con genitori, familiari o docenti per evidenziare comportamenti da modificare. Solo dopo questi due momenti principali si procede con la proposta delle attività e, di concerto con il team o con le persone vicine al soggetto o ai soggetti a cui si rivolge il progetto educativo, si comincia con le azioni sul campo.
Come diventare pedagogista
Passiamo alle opportunità di lavoro. La laurea in scienze pedagogiche garantisce molti sbocchi, perché con il titolo si può operare per enti pubblici, enti privati, scuole, ministero della Giustizia, associazioni di volontariato e strutture che operano nel sociale. Per diventare pedagogista bisogna conseguire prima una laurea triennale in scienze dell'educazione e poi procedere con una laurea magistrale tra:
- TVLM-50 programmazione dei servizi educativi;
- LM-57 scienze dell’educazione degli adulti e formazione continua;
- LM-85 scienze pedagogiche;
- LM-93 teorie e metodologie dell’e-learning e della media education
Dopo la laurea è molto importante proseguire con master di specializzazione per focalizzarsi su una fascia d'età precisa o su un ambito specifico. Sia la laurea sia i corsi post-laurea si possono frequentare anche online con Unicusano, una delle Università telematiche riconosciute dal MIUR che permettono di seguire i corsi da remoto mediante una piattaforma dedicata.