Sono sempre di più gli italiani che, negli ultimi anni, hanno deciso di investire i loro risparmi nell'acquisto di un secondo immobile da destinare a locazione.
Ebbene, non è proprio un gioco da ragazzi destreggiarsi nella giungla dei contratti di affitto; infatti ne esistono diverse tipologie. Prima di vedere quale contratto è più giusto, in base alle diverse esigenze, cerchiamo di capire quali sono gli obblighi ai quali bisogna adempiere per non andare incontro a sanzioni.
Contratto di locazione: tutti gli obblighi ai quali bisogna adempiere
Il contratto di locazione è il contratto che viene stipulato tra il locatore (il proprietario dell'immobile) e il locatario (l'affittuario). Si tratta di un documento di fondamentale importanza ma che genera sempre molta confusione in merito agli adempimenti che lo stesso comporta. Partiamo subito dicendo che se il contratto di locazione ha una durata superiore a 30 giorni deve essere obbligatoriamente registrato presso gli Uffici territoriali dell'Agenzia delle Entrate. la registrazione del contratto di locazione, che va effettuata obbligatoriamente entro i 30 giorni successivi alla sua decorrenza, può avvenire sia a opera del locatore che del locatario ed entrambi sono soggetti al pagamento dell'imposta di registro, a meno che non abbiano optato per la cedolare secca. Con il provvedimento n. 2970 del 10 gennaio 2014, l'Agenzia delle Entrate ha approvato il modello RLI che va utilizzato per la registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili e per effettuare tutti gli adempimenti fiscali connessi (proroga, risoluzione, integrazione). CB Amministrazioni è uno studio, con sedi a Torino e a Milano, che da oltre un ventennio opera nel settore immobiliare e condominiale assicurando la massima correttezza nell'applicazione della normativa in vigore e tutelando i propri clienti sia nei rapporti con i terzi che con le istituzioni. CB Amministrazioni si occupa anche della difficile fase di redazione e registrazione di contratti di locazione, in modo da garantire la massima sicurezza e sgravare i clienti da oneri e adempimenti fiscali alquanto onerosi.
Contratti di locazione: le varie tipologie
In caso di locazione è possibile optare per diverse tipologie di contratto, vediamoli assieme. Locazione a canone libero. Con questa tipologia di contratto, locatore e locatario sono liberi di scegliere il canone che preferiscono; la legge infatti, in questo caso, non stabilisce né importi minimi né massimi. Il contratto a canone libero ha una durata di 4 anni, decorsi i quali, il contratto si rinnova automaticamente per altri 4. Per evitare che ciò avvenga bisogna disdire 6 mesi prima della scadenza. Dopo i primi 4 anni il locatore può però disdire il contratto, solo in casi specifici stabiliti dalla legge.
Locazione a canone concordato. A differenza della locazione a canone libero che prevede uno schema 4+4, la locazione a canone concordato ha una durata di 3 anni e si rinnova automaticamente per altri 2 dopodiché se non interviene alcuna disdetta il contratto si rinnoverà, di volta in volta, sempre di 3 anni. L'importo del canone in questo caso dipende da quanto concordato dalle organizzazioni rappresentative delle parti. Contratto di affitto transitorio. Ha un durata che non può superare i 18 mesi e non è rinnovabile. Può essere utilizzato solo in casi specifici come esigenze di studio, mobilità dovuta alla professione, formazione professionale o ricerca di soluzioni occupazionali.
Contratto di affitto per studenti universitari. Ha una durata che va da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 3 anni e si rinnova automaticamente alla prima scadenza. La disdetta deve avvenire almeno un mese prima della scadenza e, in alcuni Comuni, anche 3 mesi prima. Può usufruire di questa tipologia di contratto chi ha nella stessa città in cui vive la sede dell'Università o dell'Istituto di istruzione superiore.