Innovazione, ma anche riscoperta delle potenzialità dei luoghi e rispetto della natura: queste le basi sulle quali si imposta il lavoro dell’azienda, da decenni in attività sulle pendici dei monti Iblei. Da sempre impegnata nella coltivazione di prodotti tipicamente siciliani come gli agrumi e le mandorle, l’azienda si è nel tempo specializzata nell’agrumicoltura, introducendo nuove varietà e nell’olivicoltura per la quale nel 2000 è stata incrementata la produzione di olive da mensa e di olio extravergine. L’azienda ha scelto la strada della multifunzionalità e dell’agricoltura integrata, come metodologia in grado si garantire la salvaguardia dell’ambiente e di tutelare la biodiversità. Dalla selezione delle olive di varietà Nocellara Etnea, Tonda Iblea, Giarraffa, Biancolilla, Moresca, Calatina nasce un olio completamente naturale, estratto a freddo entro 48 ore dalla raccolta. 2000 sono gli ulivi secolari a cui si affiancano 5000 piante giovani che oltre a produrre un ottimo olio, assolvono alla importante funzione di tutelare il paesaggio unendo le esigenze produttive a quelle turistiche, didattiche e di conservazione del patrimonio di biodiversità esistente.
Far rivivere una tradizione può essere un’impresa ardua. Ne sa qualcosa Massimiliano Baldizzone che, a Cortazzone, nell’astigiano, ha puntato su un progetto di rilancio della tradizione agricola della zona, nonostante lo scetticismo di molti. Ha così creato un’azienda per recuperare un’antica coltura della zona del Monferrato, la nocciola piemontese – da utilizzare al naturale o trasformata - strappando il territorio al dissesto dovuto all’abbandono. Dal 2009 l’azienda coltiva nocciole piemontesi, senza utilizzo di sostanze chimiche e rispettandone la genuinità, da cui ottiene, attraverso spremitura meccanica, un olio di qualità elevata. I frutti vengono sgusciati in piccoli lotti e subito lavorati in modo da ottenere un prodotto integro in tutte le sue caratteristiche, come quello che un tempo si produceva nelle case del Monferrato. Un olio di qualità, anche dal punto di vista ambientale: tutti i materiali impiegati per la produzione provengono da imprese locali e gli scarti, come i gusci di nocciola, vengono utilizzati come combustibile in inverno.
Per creare un buon cioccolato gianduia, è necessario un cacao di buona qualità, ma è altrettanto importante che le nocciole presenti nell’impasto siano frutti eccellenti. Di nocciole e di qualità l’azienda Fratelli Caffa ha riempito decenni di storia italiana, da quando, nel 1856, fu la prima azienda in tutto il mondo a proporre la lavorazione delle nocciole piemontesi. Dall’emporio sulla piazza di Cortemilia si passa allo stabilimento di produzione di nocciole, prezioso frutto delle Langhe, a Indicazione Geografica Protetta, che trova la sua sublimazione nel cioccolato più fine. Oggi è la quinta generazione a guidare l’azienda e le tecnologie hanno in parte sostituito il lavoro dell’uomo, garantendo comunque una qualità altissima. Acquistate direttamente dagli agricoltori piemontesi, le nocciole Tonda e Gentile lavorate da Caffa sono fornite alle aziende dolciarie sgusciate e tostate, si possono ritrovare nei dolci di alta gamma ma anche nella linea Regali Sapori che l’azienda ha messo a punto per prodotti propri, tipici della tradizione piemontese: torte di nocciole, praline alle nocciole, baci di dama, nocciole pralinate. Un’attività che non teme concorrenza di alcun genere, perché legata ad un territorio che fornisce le migliori nocciole del mondo.
Cosa fanno le api a gennaio? A questa e ad altre curiosità risponde Alessandro sul suo canale youtube dedicato all’Agriturismo Il Campo di Lesignano Bagni (PR). Uno strumento di comunicazione per informare e per far conoscere in modo diretto e informale la vita delle api, il loro lavoro in alveare, ma anche tutte le attività e i prodotti dell’agriturismo, dal peperoncino alle marmellate. Alessandro Sichel, titolare dell’azienda, alleva api ligustiche che producono mieli monoflorali di acacia, castagno, erba medica e tiglio dalle essenze tipiche del territorio parmense. Nel 2012 l’azienda ha lanciato un prodotto innovativo creato dall’unione della pasta di caffè con il miele di acacia delle proprie api, dando vita al miele al caffè, ottimo da aggiungere a latte, gelato, yogurt e come guarnizione nelle preparazioni dolci.
Si. come Silvano e Gi. come Giuliana: un acronimo che unisce due percorsi diversi, poi affiancatisi per proseguire insieme. Silvano è un assaggiatore di olio d’oliva di secondo livello, esperto in olivicoltura; Giuliana è grande appassionata di antiche ricette e sapori. Uniti dalla passione per la qualità e dalla tradizione, decidono di dar vita a un vero e proprio laboratorio di gastronomia, realizzando prodotti secondo i canoni del passato e trasmettendo l’atmosfera familiare che li caratterizza anche nella vita. A tale scopo vanno letteralmente alla ricerca di ricette degli avi, frutti e cultivar scomparsi e di tutto ciò che faceva parte del retroterra culturale delle loro lande marchigiane. Il risultato è la riscoperta di sapori veri e genuini, come la Sapa, le Visciole al sole, le confetture di Morici – con gelso nero a frutto intero – le Brugnolette selvatiche, la Cotogna alla sapa, la Mela alla menta, fino ad arrivare al Vino di Visciole e il Giuggiolone, l’originale brodo di giuggiole… all’altezza della sua omonima controparte idiomatica.