Quando una mamma mette al mondo un bambino nutre mille ansie e mille paure. Inizia a leggere migliaia e migliaia di libri e di articoli informativi sul come comportarsi con il proprio bambino. Tantissimi i consigli, a volte anche indesiderati, che riceverà anche da chi non sa nemmeno cosa vuol dire avere un figlio.
Sembrerà che ognuno sappia meglio di lei come ci si comporta con un neonato. L’unica verità è quella che offrono ai genitori gli specialisti, che si tratti di pediatri, consulenti, ostetriche, poco conta. L’importante è che ciò che consigliano di fare alle mamme abbia un fondamento scientifico.
Ogni mamma sa bene che far dormire un neonato a pancia in giù è altamente sconsigliato. Una pratica da evitare per ridurre il rischio di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome). Allo stesso modo si sconsiglia di mettere oggetti nel lettino dei più piccoli, proprio per evitare le drammatiche morti in culla. Ma quale sarebbe il motivo per cui i piccolissimi non dovrebbero dormire sul ventre? Ce lo dicono gli specialisti.
Dormire a pancia in giù: rischi e prevenzione
A consigliare ai genitori di far dormire i bambini a pancia in su ci pensa l’American Academy of Pediatrics, una voce autorevole nel campo della pediatria. Una raccomandazione data dalla coscienza che proprio la posizione che il neonato assume in culla è di fondamentale importanza per evitare quella che è conosciuta come SIDS, evento drammatico che la cronaca nera definisce anche “morte bianca” o “morte in culla”.
La SIDS colpisce una certa percentuale di bambini tra il secondo e il quarto mese di vita, ma si tratta di una crisi che si verifica solo in alcune precise condizioni. Una condizione molto pericolosa perché favorisce le infezioni e le infiammazioni a livello delle vie respiratorie.
Tra i fattori determinanti, appunto, la posizione durante il sonno. Quando un neonato viene posizionato a pancia in giù durante il sonno, il pericolo aumenta di ben 10 volte. La posizione corretta per far dormire un neonato è quella sulla schiena che permette di lasciare libere le vie respiratorie. Ovviamente la sola posizione non è l’unico fattore determinante, ma ce ne sono molte altre. Ne è un esempio la temperatura ambientale che non deve mai superare i 20 gradi.
Inoltre per evitare il soffocamento è importante che il bambino non dorma mai su superfici eccessivamente morbide, non devono essere usate trapunte e piumini e nel letto non devono esserci cuscini e pupazzi.
Testa piatta neonato: attenzione alla posizione
Ma dormire a pancia in giù non determina solo un aumento del rischio di SIDS. Occorre avere ben in mente che il bambino ha una conformazione ossea che ancora deve prendere la sua forma definitiva. Spesso il bambino preferisce dormire con la testa girata da un lato o da un altro. Proprio questa abitudine porta a una malformazione del cranio che risulterà non essere perfettamente tondo, ma piatto nella zona di maggiore appoggio. È quindi indispensabile che il genitore intervenga per alternare la posizione in cui il piccolo dorme, ma sempre ponendolo a pancia in su.
Certo i piccoli a volte sembrano dormire meglio a pancia in giù, ma è compito del genitore vigilare sulla sua sicurezza e sul suo benessere. Ricordiamo inoltre che anche il piano d’appoggio del bambino quando dorme è importante. Se si fa dormire il piccolo nel proprio letto è indispensabile avere un materasso di qualità e degli accessori per dormire di altrettanta elevata fattezza. Per questo motivo ti consigliamo di accedere al sito: www.emma-materasso.it.
Dormire a pancia in giù: una pratica da evitare
In buona sostanza sarebbe preferibile evitare far dormire i neonati a pancia in giù, soprattutto se prima dei 4 mesi di età. Occorre ricordare che il neonato deve abituarsi a tutte le attività che il mondo esterno gli chiede di svolgere, compresa la gestione del respiro e della deglutizione.
Quando il bambino dorme a pancia in su, anche se dovesse esserci un rigurgito di latte, il piccolo riesce a farlo scivolare fuori dal canale della gola, evitando la tanto temuta morte in culla. Una disattenzione potrebbe essere veramente determinante. Si consiglia comunque di consultare gli specialisti nel caso in cui si creda di averne bisogno.