Progettare al meglio un ufficio  1

Progettare al meglio un ufficio 

L’ufficio è diventato uno spazio di incontro, confronto e collaborazione in cui l’individualismo lascia spazio al gruppo e alla “squadra”. La progettazione di un ufficio non può prescindere da questo cambiamento. L’architetto che progetta l’ufficio infatti non si limita più al solo aspetto funzionale ma prende in considerazione soprattutto quello emozionale cosi da permettere una maggiore identificazione del dipendente con l’azienda.

Prendiamo ad esempio dei “nuovi uffici”, come ad esempio i coworking, le living room, le temporary house o le mini-home. Spazi diversi ma accomunati dall’essere figli di un cambiamento delle modalità lavorative, comunicative e interattive.

All’interno di questo contesto i mobili per ufficio diventano lo strumento e lo scenario dove il lavoratore può veramente sentirsi a proprio agio. Soprattutto quando i mobili per ufficio sono su misura e personalizzati fin dalla fase di progettazione.  E sappiamo tutti che una miglior soddisfazione del personale porta con sé una diminuzione dello stress da ufficio e una maggior produttività.

Ed ecco quindi che la progettazione dell’ufficio diventa uno strumento per migliorare il comfort e le condizioni che permettono alle persone di lavorare meglio e di essere più creative, in un clima di collaborazione e di condivisione, utilizzando in modo più ergonomico le tecnologie a disposizione. Un corretto mix di spazi collaborativi e privati consente alle persone di organizzare il proprio flusso di lavoro in modo più produttivo, evitando continue interruzioni e diminuendo lo stress.

Dalle statistiche raccolte dalla Condeco, società che noleggia mobili per ufficio, emerge che la maggior parte delle aziende credono di utilizzare il 60-70 per cento dei propri spazi lavorativi, invece ne utilizzano il 38 per cento; 3 dipendenti su 5 si sentono produttivi anche senza lavorare in ufficio; in media le scrivanie rimangono non occupate il 62 per cento del tempo; e il 61 per cento dei “professionisti” passano già parte dell’orario di lavoro fuori dall’ufficio.

Il progetto per ufficio che parte dalle persone

L’ufficio va cosi pensato tenendo conto non solo dei fattori estetici ed architettonici ma anche di quelli legati alle persone che lo vivono.  Ed ecco che l’ergonomia 2.0 diventa un tema centrale. Se un tempo infatti il lavoro era comunque più statico, ora il lavoro è molto più dinamico e nel corso delle otto ore il lavoratore si sposta e può trovarsi a lavorare in piedi, seduto o in movimento. Scrivanie, sedie e tavoli devono adattarsi di conseguenza grazie a una progettazione di arredo con specifiche caratteristiche tecniche: scrivanie ad altezza regolabile, aree lounge con posti a sedere e aree isolate per i momenti di meeting e massima concentrazione. Il tutto sfruttando sistemi di partizioni acustiche in grado di isolare le aree destinate alla privacy, individuale o di gruppo.