Zecche: perché sono pericolose per noi e il nostro cane 1

Zecche: perché sono pericolose per noi e il nostro cane

Le zecche sono un parassita pericoloso tanto per i cani quanto per gli umani, anche nel caso in cui il nostro amico dovesse condurre una vita prevalentemente casalinga.

Sono molto facili da riconoscere ed è semplice anche rimuoverle, a patto che si conosca la corretta procedura da seguire.

Riconoscerle è di fondamentale importanza, motivo per il quale abbiamo preparato una guida completa per conoscere le zecche e scoprire le modalità corrette per eliminarle.

 

Il contatto con la zecca

Le zecche proliferano principalmente dalla primavera alle prime settimane dell’autunno e anche una semplice passeggiata al parco o sull’erba può essere occasione di infestazione. Va ricordato inoltre che, durante gli autunni caldi, il periodo utile alle zecche per proliferare può prolungarsi. È necessario, quindi, prestare attenzione soprattutto in questo periodo.

Secondo i dati statistici, le zecche sono in costante aumento in ogni parte d’Italia, fattore che rende ancora più importante una corretta prevenzione e nel caso di infestazione già avvenuta una corretta profilassi. Le zecche vivono anche tra l’erba e attaccano il nostro animale per contatto diretto, dato che non sono in grado di saltare, né tantomeno di volare.

 

La puntura delle zecche può essere pericolosa

La puntura delle zecche non deve mai essere sottovalutata, perché purtroppo può essere portatrice di patologie molto debilitanti.

  • Ehrlichiosi

È difficile da diagnosticare, in quanto i sintomi che la segnalano sono sovrapponibili a quelli di altre patologie. Nel caso di comparsa della malattia, il nostro amico a quattro zampe sviluppa febbre, letargia, può smettere di mangiare e, nel caso di progressione della patologia, può presentare anche problemi di coagulazione, conseguenza del peggioramento dello stato di salute del sistema immunitario.

  • Malattia di Lyme

È causata da un batterio, il Borrelia Burgdorferi e può portare letargia, mancanza di appetito e febbre. Un quadro sintomatico molto simile a quello dell’Ehrlichiosi che deve essere affrontato per tempo per evitare conseguenze potenzialmente gravi.

  • Anaplasmosi

Trasmessa dalle zecche che vivono in ambienti silvestri, ha un’incubazione di circa 15 giorni, durante i quali possono comparire febbre, gonfiore, dolore alle articolazioni e mancato appetito del nostro animale. Anche in questo caso è necessario intervenire, tramite il proprio veterinario di fiducia, nel più breve tempo possibile.

  • Piroplasmosi

Anche questa patologia è causata da protozoi del genere Babesia e colpisce il sangue causando una progressiva anemia. Può essere fatale quando non viene scoperta per tempo, motivo aggiuntivo per monitorare costantemente il pelo del nostro cane alla ricerca di un eventuale parassita.

 

Sapere come agire è fondamentale

I rischi collegati all’infestazione da zecche ci sono e vanno tenuti sempre in considerazione, dato che tutti i cani entrano a contatto ripetutamente con l’habitat di questo temuto parassita. Sapere cosa fare e come prevenire le infestazioni, quindi, è fondamentale per proteggere la salute del nostro amico a quattro zampe.