La quotazione dell’oro al grammo: Cosa devi sapere.
In momenti di crisi come quelli che hanno attraversato la nostra economia nel corso degli ultimi anni, per gli investitori che vogliono mettersi al sicuro dalla volatilità dei mercati finanziari è stato – come succede sovente in questi casi – naturale concentrare il loro interesse e i loro capitali in quei beni cosiddetti rifugio come l’oro. Tra tutte le categorie di beni rifugio che possono essere acquistati, l’oro è sempre stato particolarmente apprezzato, dal momento che nel corso della sua lunga storia è stato impiegato come denaro scambiabile ed accettato come forma di pagamento nella maggior parte delle transazioni.
Ad oggi l’utilizzo dell’oro come merce di scambio si è indebolito rispetto al passato, essendo stato questo soppiantato dalla moneta stampata per la maggior parte delle transazioni sia tra privati che commerciali. Ma l’oro ha comunque conservato la sua grande appetibilità come investimento; è facilmente trasportabile e conservabile, indistruttibile e del tutto riconoscibile dalle imitazioni con pochi semplici accorgimenti. Il suo valore subisce le fluttuazioni del mercato come tutte le altre materie prime, ma si è dimostrato nel corso dei secoli, in grado di rispettare coerentemente ogni ciclo economico senza mai deprezzarsi a livelli critici. Nessun investitore che abbia investito nell’oro si troverà mai nel panico, per questa ragione è importante conoscerne bene il valore e la quotazione, sia che tu decida di fare degli investimenti del tuo capitale, sia che la tua intenzione sia liberarti dell’oro che possiedi e realizzare del denaro contante.
La caratura, un passaggio importante
Innanzitutto devi sapere che non tutti gli oggetti d’oro sono uguali. Per via della sua estrema lavorabilità, l’oro si presta ad essere utilizzato in svariate industrie produttive, dalla classica oreficeria, all’odontoiatria, alla produzione di supporti elettronici d’alto profilo e, per poter essere correttamente lavorato, viene legato con altri metalli in grado di ispessirlo e adattarlo allo scopo per il quale viene utilizzato. L’effetto di queste operazioni è che la presenza dell’oro nel manufatto di abbassa e, al contempo, scende quella che viene definita caratura dell’oro.
Se sei in possesso di un lingotto o di una moneta, la caratura del tuo oggetto sarà molto vicina alla massima possibile, quindi si parlerà di oro a 24 carati – simbolo k -; questo valore tende a scendere via via che si passa ad oggetti di qualità inferiore, per i quali è richiesta una purezza del metallo minore; spesso la gioielleria tradizionale usa lavorare l'oro a 18 carati, che tra tutti è quello in grado di garantire ai gioielli la giusta lavorabilità e durevolezza; spesso viene utilizzato anche l'oro a 14 carati ma il valore dei manufatti realizzati con questa lega è molto minore, come anche l'impatto visivo delle realizzazioni.
La concentrazione d’oro in un manufatto viene incisa solitamente attraverso la punzonatura del pezzo – nel caso dei gioielli in un punto poco visibile per non pregiudicarne l’estetica, mentre nel caso dei lingotti e delle monete in un punto a vista della superficie – è possibile conoscerla utilizzando una lente di ingrandimento ed è davvero importante determinarla per arrivare a conoscere la quotazione al grammo dell’oro. La tabella della caratura rispetta i seguenti rapporti tra presenza d’oro e di altri metalli all’interno del manufatto:
• 10k = si tratta dell’oro meno puro = 0.4167
• 14k = oro intermedio, talvolta usato in gioielleria = 0.5833
• 18k = oro da gioielleria, usato perché facilmente lavorabile = 0.750
• 22k = oro ad alti livelli di purezza; si tratta dell’oro dei lingotti e delle monete da investimento = 0.9167
La quotazione di mercato: come determinare il prezzo al grammo
Il prezzo e la quotazione dell’oro è soggetto alle oscillazioni del mercato sul quale viene scambiato; anche questa importante materia prima è soggetta alla legge della domanda e dell’offerta e questo contribuisce ad influenzarne il valore a seconda della sua richiesta nel momento di mercato in cui viene effettuata la valutazione.
In questo momento di particolare crisi l’oro costituisce un bene particolarmente apprezzato. La sua quotazione di mercato viene espressa in dollari americani per oncia, quindi per poter determinare la quotazione in grammi, che è quella più comune per trattare l’oro nel nostro paese, è necessario sapere che un’oncia corrisponde a 31,1 grammi.
Ma quanto costa un'oncia del metallo e come si ricava il suo valore?
Un’oncia d’oro costa circa 1300 dollari americani, che hanno un rapporto contro l’euro a circa 1,17; il risultato è circa 1250 euro per oncia, valore che andrà diviso per 31,10 per determinare il valore dell’oro al grammo – che nel nostro caso si aggirerà attorno ai 35 euro -; ottenere una quotazione per oncia dell'oro affidabile è piuttosto semplice; è possibile, laddove tu fossi cliente di un istituto bancario, richeidere il rapporto di cambio direttamente allo sportello; in alternativa ci sono molte piattaforme online che forniscono risultati assolutamente affidabili.
Attenzione però: questo valore si riferisce alla quotazione dell’oro puro, per grammo, se dovessimo quindi determinare la quotazione di un nostro oggetto con una caratura inferiore, sarà necessario moltiplicare il peso in grammi determinato dai manufatti per il rapporto corrispondente.
Un'alternativa per conoscere il valore del proprio oro è rivolgersi ai tanti centri specializzati sul territorio. Generalmente le oreficerie ed i compro oro hanno a disposizione delle quotazioni quasi in tempo reale e, a patto di rivolgersi sempre a rivenditori trasparenti ed affidabili, è possibile ottenere una quotazione oltremodo fedele.