Bellissima l’Italia, un paese di location esclusive, un paese scelto ogni anno come meta da moltissime personalità. L’Italia è anche un paese di imprenditori. Aziende di altissimo livello, professionisti che sono rinomati in ogni angolo del mondo, start up che nel corso degli ultimi anni hanno dimostrato di avere le giuste idee per sfondare e arrivare al successo.
Molti imprenditori italiani sono anche dei grandi investitori. Sono loro stessi ad ammetterlo, ad affermare che investendo i soldi guadagnati nel corso degli anni sono riusciti ad ottenere un patrimonio di tutto rispetto. Ma, affermano gli imprenditori italiani, i rischi sono dietro l’angolo e possono comportare anche gravi conseguenze. Proprio per questo motivo coloro che sono alle prime armi dovrebbero prestare una grande attenzione a che genere di investimenti effettuare. A quanto pare l’investimento migliore per partire, che può essere considerato come una sorta di trampolino di lancio, sono gli ETF. Vieni con noi a scoprire perché investire in ETF e a cosa prestare attenzione.
Investire in ETF, di cosa si tratta
Dato che stiamo facendo riferimento a investitori senza esperienza, forse è bene cercare prima di tutto di capire che cosa un ETF sia. Si tratta di un Exchange Traded Fund, un fondo quindi che non detiene un solo titolo, ma che è composto da più asset. Gli asset possono essere di varia tipologia, azioni, obbligazioni, materie prime. Inoltre il numero di asset di un ETF è variabile. Possono essere anche migliaia in alcuni casi! Spesso gli asset che compongono un ETF sono relativi ad un solo settore lavorativo, ma non è detto che sia così. È infatti possibile che un ETF in realtà rappresenti molte realtà industriali di tipo diverso tra loro.
Quando si investe in un ETF, si investe in un gruppo di azioni quindi. Non si detiene alcuna proprietà su quelle specifiche azioni, ma solo sull’ETF nella sua totalità, ETF il cui andamento sarà ovviamente in linea con l’andamento delle azioni che lo compongono. Gli azionisti ricevono gli interessi guadagnati e i dividendi generati dalle attività del fondo. Ovviamente, in caso di liquidazione del fondo, possono ottenere anche un valore residuo.
ETF: la scelta ideale per diversificare il portafoglio
Il fatto che in un ETF siano presenti così tanti asset diversi tra loro, rende possibile per un investitore diversificare in modo estremamente semplice il suo portafoglio. Diversificare il portafoglio, è questa la prima regola che gli investitori devono tenere in mente, una regola che anche gli investitori in assoluto più esperto non dimenticano mai di seguire. Diversificando il portafoglio infatti si incorre in una minore quantità di rischi, rispetto a coloro che scelgono di fare un solo ed unico investimento oppure di investire sempre e solo nello stesso settore. Se i rischi sono minori, è possibile evitare di perdere i propri soldi. L’investimento è quindi più sicuro, protetto. È importante ricordare che i rischi ci sono comunque. Impossibile eliminarli alla radice. Si tratta però di rischi minimi. I guadagni sono minori, questo è vero. Minori, ma più sicuro.
Vantaggi degli ETF e breve guida alla scelta
Gli ETF comportano minori rischi rispetto ad altre forme di investimento. Questo è senza dubbio il vantaggio più importante per chi è alle prime armi. Non si tratta però dell’unico vantaggio possibile. Ecco tutti gli altri vantaggi che è bene considerare:
- È possibile diversificare il proprio portafoglio anche acquistando asset singoli diversi gli uni dagli altri. Acquistare asset singoli comporta un costo davvero molto elevato. Acquistando invece gli asset in un ETF, il costo è nettamente inferiore. Si ha quindi la possibilità di risparmiare.
- Per scoprire il prezzo di un ETF e il suo andamento, è sufficiente una banale ricerca su Google. Inoltre le partecipazioni sono divulgate pubblicamente ogni giorno, e non come accade invece con i fondi comuni di investimento ogni mese o tre mesi. Con gli ETF insomma si ha il massimo della trasparenza possibile.
- Vendere o acquistare risulta davvero molto semplice. Gli ETF infatti possono essere scambiati proprio come si fa con le classiche azioni.
Detto questo, viene naturale chiedersi se vi siano delle caratteristiche che è bene considerare al momento della scelta. Ovvio che sì. Gli ETF non sono di certo infatti tutti uguali. È importante valutare le spese amministrative e le commissioni previste. Minori sono questi costi, migliore è l’ETF, più economico e quindi anche capace di generare un migliore guadagno. È poi importante valutare il volume, ossia il numero di investitori coinvolte. Maggiore è il numero degli investitori, più semplice sarà l’acquisto o la vendita delle azioni. Altrettanto importante la tipologia di azioni contenute nel fondo. Prima di scegliere è bene controllare che possano davvero generare dei rendimenti importanti. Il fondo ha generato un buon profitto nel corso del tempo? È questa l’ultima domanda da porsi, ultima ma non per questo meno importante, specie nel caso di investitori a lungo termine.