Per tutti coloro che nel corso della stagione estiva 2020 hanno maturato la curiosità nei confronti dei centri estivi, all’interno di questo articolo verrà fornita una panoramica attraverso cui capire il contesto e l’attività che costituisce un vero centro estivo regolamentato. Con l’espressione “centro di vacanza per minori”, si intende una struttura adibita ed organizzata per lo svolgimento di attività a tempo libero, per bambini e ragazzi di differenti fasce d’età. L’obiettivo di un centro estivo è quello di favorire le potenzialità individuali, l’esplorazione e la conoscenza di un territorio, non mancando di esercitare un’attiva pratica sociale. I centri estivi sono attivati annualmente per un periodo contenuto e possono essere diurni o prevedere un pernottamento. A volte un centro estivo può fornire l’opportunità di affrontare esperienze al di fuori della struttura: i campeggi in tal senso devono possedere dei requisiti previsti dall’articolo 70 della legge regionale 2/2002 “disciplina organica del turismo”.
Lo staff dietro al centro estivo
A dirigere un centro estivo vi è un teem esperto che può ricoprire una fascia d’età che può spaventare ai genitori che si apprestano ad iscrivere i propri figli in un centro estivo. Ai genitori più ansiosi si invita a stare tranquilli, perché fare l’animatore è una questione di vocazione. Solitamente a scegliere questa professione sono i ragazzi, desiderosi di indipendenza economica, ma anche di un confronto diretto con i più piccoli. I maggiorenni in possesso di diploma di scuola superiore infatti hanno l’opportunità di diventare animatori, frequentando prima un corso di preparazione adeguato a soddisfare ogni genere di eventualità. Il ruolo degli animatori è carico di responsabilità: se prima il suo compito si riduceva esclusivamente ad attività di tipo custodiale, oggi vi è un versante educativo immancabile. Un animatore deve essere stimolante e capace di creare percorsi di acquisizione di competenze.
La responsabilità dell’educatore
Un animatore non può non svolgere il proprio lavoro senza tramandare ai più piccoli un messaggio. Ecco perché una delle principali responsabilità di un animatore attraversa il senso sociale: l’animatore deve rispondere alle aspettative sociali legate al proprio ruolo, che si traduce nella responsabilità educativa: i valori che si trasmettono attraverso piccoli gesti, possono fare la differenza. La seconda responsabilità che qualifica un animatore è di carattere giuridico: egli è responsabile di qualsiasi violazione a una o a più norme giuridiche, motivo per cui essendosi preso carico della tutela di bambini e ragazzi non può essere manchevole nell’adempimento corretto del proprio ruolo. Quello dell’animatore all’interno di un centro estivo non è un gioco da ragazzi ma, se fatto bene porta esiti esclusivamente positivi. Clicca qui se vuoi entrare in contatto con lo staff del centro estivo di Roma: personalità competenti e pronte a far divertire i bambini di tutto il mondo!