I player che si stanno muovendo negli ultimi anni intorno al metaverso sono diversi e tutti molto importanti. Il motivo è molto semplice: il metaverso ha le potenzialità per diffondersi in moltissimi settori di business. I diversi metaversi che nascono e crescono in maniera esponenziale stanno contribuendo alla creazione di mercati su cui transitano milioni di dollari ed euro, oltre alle criptovalute, andando a generare un nuovo tipo di economia.
Si parla di un’economia digitale, in cui gli utenti possono acquistare dei beni, ovviamente immateriali, e trasferirli fra i diversi mondi: ma le potenzialità di sviluppo del metaverso sono incredibili e in parte imprevedibili.
Se ti interessa scoprire di più su che cosa è il metaverso, da dove deriva e come si entra, ti consigliamo la lettura di questo articolo: “Metaverso: cos’è, come si entra, cosa significa“.
I settori maggiormente interessati dai futuri sviluppi del metaverso
Uno dei settori che più sembra disposto a sfruttare le potenzialità del metaverso è quello del marketing e della comunicazione aziendale: con lo strumento degli eventi riservati, a cui solo determinati clienti possono partecipare.
Altro settore che potrà giovarsi degli sviluppi di questo mondo virtuale è quello del banking: accanto al classico home banking, sempre più diffuso, è possibile pensare a una realtà aumentata che consente di spostarsi in uno spazio bancario virtuale personalizzato, dove comunicare con lo staff, organizzare meeting e approfittare di offerte dedicate.
Il retail è un altro settore che può giovarsi in modo importante degli sviluppi del metaverso: anche in questo caso l’ottica è quello di proporre un’esperienza unica e dedicata ai clienti, che possono anche acquistare dei beni immateriali in versione “limitata” (ma pagati con denaro vero).
Ovviamente uno dei settori dove lo sviluppo del metaverso avrà maggior peso sarà quello dello smart working: non più semplici riunioni virtuali con Zoom o Team, ma vere e proprie esperienze condivise che prevedono l’interazione dei partecipanti, anche quando operano a distanza.
Senza dimenticare l’ampio settore della cultura: in questo caso gli sviluppi del metaverso sono davvero vastissimi e offrono una miriade di possibilità. A cominciare dai musei, che possono ricreare una versione virtuale, anche accessibile a strumenti di realtà aumentata, permettendo in questo modo di raggiungere fette sempre più ampie di pubblico.
E considerando anche l’iniziativa di una delle più importanti case d’aste al mondo, Sotheby’s, che sta creando una sua piattaforma. Lo scopo di questo metaverso sarà quello di sfruttare l’interesse sempre più diffuso per le opere d’arte virtuali, basate sulla tecnologia blockchain, per creare una selezione di opere NTF curata dagli esperti di arte della casa e dedicata ai collezionisti digitali.
Le problematiche normative del metaverso
Il metaverso è una terra (virtuale) che offre immense possibilità, ma che presenta anche scenari che possono diventare molto complessi. In particolare per quanto riguarda la tutela dei dati, la protezione della proprietà intellettuale e il sistema degli NTF.
La disciplina legale del metaverso: le problematiche di tutela della privacy e protezione dei dati
Sembra difficile parlare di disciplina legale per una realtà virtuale come quella rappresentata dal metaverso: in realtà il Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali (GDPR) permette già di disciplinare alcuni aspetti di questo universo. E, allo stesso tempo, l’obiettivo è quello di creare una normativa ad hoc per questa nuova realtà.
In particolare, considerando l’incredibile quantità di dati che circola attraverso il metaverso, è fatto obbligo alle aziende di trattarli nel rispetto della disciplina del GDPR: la necessità di raccolta di consensi e di protezione dei dati dovrebbe essere pari almeno al livello garantito in Europa attraverso questa normativa.
Attualmente sono pronte diverse proposte di modifica e integrazione ai regolamenti già esistenti in materia di tutela di dati personali, che tengono conto delle nuove tecnologie utilizzate nel metaverso e, soprattutto, del ruolo sempre più importante rivestito dalle AI (intelligenze artificiali), che apre problematiche giuridiche sempre nuove.
Inoltre bisogna considerare che i continui scambi che avvengono nel metaverso lo trasformano, fra le altre cose, in un enorme marketplace: per questo si possono ritenere applicabili a questo nuovo universo le normative previste dal Regolamento 2019/1150 (in materia di equità e trasparenza per gli utenti dei servizi di intermediazione commerciale online) e dalla Direttiva UE 2019/770 (in materia di contratti di fornitura di contenuto digitale e di servizi digitali).
Il metaverso e la disciplina dei NTF Token
Un’ulteriore problematica che è sorta con l’espandersi del metaverso è quella relativa agli NTF Token. In questo specifico caso, più che una normativa nuova, è piuttosto necessaria un’integrazione fra mondo reale e mondo virtuale.
In particolare, gli NTF Token, oltre al ruolo di garanzia di autenticità di un oggetto virtuale, possono essere anche utilizzati come dei titoli di credito (ovviamente sui generis, e solo in base a un’accurata disciplina contrattuale).
In questo caso agli NTF Token andrebbero applicate le normative a tutela della proprietà intellettuale, in particolare quelle introdotte dal recente Codice della Proprietà Industriale, che protegge il proprio marchio da utilizzi effettuati non in conformità con la volontà del proprietario del marchio stesso.