La laurea online in Scienze Politiche è una delle scelte più comuni tra gli studenti italiani: piace perché lascia aperto un ventaglio molto ampio di possibilità in termini di sbocchi lavorativi. Con un’evoluzione digitale italiana sempre in movimento anche l’università sta diventando quasi completamente 2.0.
Gli atenei telematici offrono la possibilità di studiare e lavorare contemporaneamente; in questo modo, scegliendo un corso di laurea in Scienze Politiche online puoi formarti mentre maturi l’esperienza necessaria a svolgere la mansione dei tuoi sogni e questo – scegliendo un percorso generalista – è estremamente importante.
Presentarsi ad un datore di lavoro con un titolo riconosciuto dal Miur e un bagaglio di esperienza professionale già maturata permette di saltare moltissime file.
Cosa si studia a Scienze Politiche?
Scienze Politiche Online è una facoltà che offre un panorama molto variegato di materie da approfondire: si passa dall’ ambito storico (M-STO/04, SPS/02, SPS/06), a quello socio-filosofico (SPS/04, SPS/07, SPS/01), passando per le materie giuridiche (IUS/01, IUS/09, IUS/13, IUS/21) ed economico-sociale (SECS-P/01, SECS-S/01, MGGR/02).
Le materie obbligatorie previste da Scienze Politiche Online sono:
- Istituzioni di Diritto pubblico
- Diritto internazionale
- Diritto privato
- Economia politica
- Filosofia politica
- Diritto pubblico comparato
- Idoneità informatica
- Sociologia generale
- Sociologia dei fenomeni politici
- Storia delle dottrine politiche
- Storia contemporanea
- Storia delle relazioni internazionali
- Storia ed istituzioni di un Paese Straniero
- Una lingua dell’Unione Europea
- Geografia economico politica
- Statistica
- Politica economica
L’università telematica in Scienze Politiche Online ti offre anche la possibilità di seguire uno stage curriculare in modo da entrare subito in contatto con le aziende e valutare degli ambiti professionali alternativi a quelli strettamente legati ai tuoi studi. Secondo una ricerca Almalaurea dopo il conseguimento della laurea il tasso di occupazione è pari al 63,2%.
Il 9,6% degli occupati, dopo un anno dalla laurea, è impegnato in attività autonome (hanno scelto di fare i liberi professionisti) mentre il 39,4% ha un contratto aziendale tradizionale.
Il 62,9 % dei lavoratori svolge una mansione che riguarda il suo specifico ambito di studi, un dato promettente che indica che effettivamente ognuno di loro è soddisfatto nell’applicazione delle competenze acquisite durante il percorso formativo.
Dove lavorano, però, gli ex studenti in Scienze Politiche online? La risposta a questa domanda è molto complessa, in quanto come accennavamo all’inizio, il ventaglio di offerta aziendale di questo corso di laurea è molto ampio.
Si passa dall’editoria, alla pubblica amministrazione. Il titolo conseguito all’interno delle università telematiche, infatti, è riconosciuto dal MIUR e valido a tutti gli effetti per sostenere concorsi pubblici ed essere assunti in ogni tipo di azienda nazionale o internazionale.
Scienze Politiche online: gli sbocchi lavorativi
I laureati in scienze politiche online possono scegliere di diventare:
- Insegnanti: conseguendo i 24 cfu in discipline psicopedagogiche e metodologie didattiche e partecipando ai concorsi per scalare la graduatoria e diventare docenti di ruolo;
- SEO, Social Media Manager, Content Manager o una qualsiasi delle nuove professioni digitali: conseguendo un master specifico per la disciplina che si intende esercitare e maturando soprattutto esperienza sul campo;
- Giornalisti o Esperti in discipline geo-politiche: proseguendo gli studi con un dottorato o sostenendo dopo il praticantato l’esame per l’iscrizione all’albo dei giornalisti;
- HR: facendo un master in risorse umane e iniziando a lavorare in un’azienda inizialmente con la qualifica junior;
- Ambasciatore: superando un concorso e padroneggiando almeno tre lingue con un livello molto buono sia scritto che orale;
- Assistente Parlamentare Europeo: avendo la possibilità di spostarsi anche all’estero e – anche in questo caso – conoscendo in modo approfondito le lingue;
- Addetti e Dirigenti Amministrativi: superando un concorso pubblico sulla base di titoli, competenze ed esperienze maturate;
- Formatori: approfondendo le proprie conoscenze attraverso un corso e poi riportandole all’interno della propria professione.