L’arredamento secondo Enric Miralles 1

L’arredamento secondo Enric Miralles

Siamo abituati a credere che i mobili Made in Italy al cento per cento siano i migliori in assoluto. Effettivamente sono mobili di altissimo livello, ma sono presenti nel mondo designer d’arredi che hanno saputo creare nel corso degli anni dei mobili altrettanto eccelsi. Purtroppo, alcune di queste brillanti menti ci hanno lasciato, come Enric Miralles. Sono ormai 20 anni che questo famoso architetto e designer di arredi ci ha lasciato, ma oggi è possibile andare alla scoperta di alcuni tra i suoi più importanti progetti grazie alla mostra Perpetuum Mobile che avrà luogo a Barcellona presso il Disseny Hub fino al 29 agosto. La mostra è promossa dalla Fundació Enric Miralles e vede in esposizione pezzi di arredo, oggetti, lampade sviluppati dall’architetto e riprodotti grazie al sostegno di Ahec con una selezione di legni duri americani.

 

La casa e i mobili di Enric Miralles

La maggior parte dei progetti che è possibile vedere in esposizione sono stati realizzati da Enric Miralle per la sua abitazione privata e non erano quindi pensati per una commercializzazione futura. Sono mobili pensati per garantire allo spazio della propria casa movimento e capacità di trasformarsi in base alle esigenze del momento. Sono mobili che non hanno infatti una forma predefinita, che resta fissa nel corso del tempo. Grazie ad alcuni piccoli escamotage, ecco che si trasformano, si estendono, si muovono, garantendo una versatilità di utilizzo davvero incredibile. Quasi sempre si tratta di mobili progettati per accogliere colui che deve utilizzarli, per abbracciarlo, circondarlo, in modo da offrire lo spazio migliore per raccogliersi e concentrarsi al meglio sull’attività che desidera portare avanti.

 

I mobili riprodotti in occasione della mostra

È stato necessario un lungo e complesso lavoro per riuscire a riprodurre le opere di Enric Miralle. Il design originale non è stato modificato, anche se in alcuni casi è stato necessario inserire alcuni elementi che potessero aggiornare i mobili dal punto di vista tecnico e renderli quindi più funzionali, come delle cerniere ad esempio oppure dei collegamenti extra tra alcuni elementi. Sono stati aggiornati invece i materiali utilizzati per la realizzazione dei mobili, proprio grazie al supporto di Ahec. Sono stati scelti il legno di quercia rossa, di acero, di ciliegio, di tulipier, latifoglie americane queste che si caratterizzano per una resa estetica incredibile, per prestazioni di altissimo livello, per essere sostenibili e amiche dell’ambiente in cui viviamo.

 

I legni scelti per la realizzazione dei mobili di Enric Miralles

La scelta sarebbe potuta ricadere, è vero, su altre tipologie di legno. Dopotutto qualunque legno è da considerarsi come sostenibile, rinnovabile, riciclabile. Si è deciso però di non sfruttare sempre le stesse essenze di legno, andando alla ricerca di qualcosa di diverso. Sono legni poco utilizzati, disponibili in quantità abbondanti nelle foreste di latifoglie americane. Alcuni sono anche capaci di rigenerarsi in modo molto veloce, come l’acero, così che l’impatto sull’ambiente sia davvero molto basso. Sono legni versatili, che possono essere trattati in modo diversi modi e che sono disponibili in varie finiture. Sono di alta qualità, resistenti, robusti, durevoli nel tempo, semplici allo stesso tempo da lavorare e da modellare, così da poter dare vita ad ogni forma, ad ogni lavorazione, senza alcun tipo di problema.

 

Alcuni tavoli presenti in esposizione

Il tavolo Troncs è un mobile del 1998 che Enric Miralles progettò per la sua abitazione, realizzato in origine in legno di olmo. In occasione di questa mostra, ne è stata invece realizzata una riproduzione in legno di quercia rossa americana. È un tavolo le cui gambe possono essere spostate in modo molto semplice. È possibile quindi ottenere un classico tavolo da pranzo, con altezza standard, ma anche un tavolo molto basso, da fumo, più simile in realtà ad una vera e propria panchina. È un mobile che si trasforma, che muta, che cambia in base alle esigenze del momento, proprio come la maggior parte dei mobili che Enric Miralles ha progettato.

Tra gli altri mobili presenti in esposizione, troviamo anche un altro tavolo davvero molto interessante. Stiamo parlando del tavolo Estudi del 1993, la cui riproduzione per la mostra è stata realizzata in quercia rossa e ciliegio americani. È un tavolo comprensivo di due posti a sedere, pensati per disegnare e progettare, pensati per fermarsi a parlare insieme. La struttura a cinque gambe offre un piano di lavoro davvero ampio, con fessure per i cavi elettrici. È presente anche una cassettiera, progettata per riporre i propri progetti.

 

Alla scoperta della libreria Marisa

Molto interessante anche la libreria Marisa, che Enric Miralles ha progettato nel 1992 come regalo. In realtà poi è rimasta nella casa dell’architetto. Il pezzo originale era realizzato in compensato di betulla, ma in occasione della mostra la riproduzione è stata effettuata con del tulipier americano sostenibile.

La libreria è composta da due unità. Sono presenti delle cerniere che permettono di chiudere le due unità, in modo che il contenuto della libreria non possa essere visto dall’esterno.